Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/83

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~ 1620 — DO CIMENTI PAUL AM E STA III tro, centesimi sette L. i81,242,604 07 Le spese del milk- offoefsio. cinquantuno in lire cento sesoinkduu milioni, cuocente cinqaantaiei mila, dusce»1« uovantacinque, centesimi venli » 162,886,293 20 Epperciò con su’attività di . . . L, 18,586,308 87 I residni attivi del mille ottocento cinquanta e retro, in lire cinquanta milioni, quaranta mila, duecento ottantaquattro, centesimi diciannove . L 30,040,284 19 I residui passivi pel mille ottocento cinquanta e retro in lire settantadue milioni, cento quarantadue mila, seicento sessaniasei, centesimi cinquantotto ..... a 72,142.606 58 Epperciò con un disavanzo di L. 32,102.532 59 22,102,382 59 Conseguentemente il disavanzo risultante, dalla contabilità del 1851 e retro è stabilito in lire tre milioni, settecento sedici mila, settantatrè, centesimi einquantadue, come appare dallo specchio sommario e dalla situazione finanziera di cui' al idolo IV. capei e capo II del suddetto spoglio generale attivo e passivo dell’esercizio 1861 . . . L. 3,716,073 32 Art. 2. Tanto i fonduti cassa, quanto le somme restanti ad esigere, e quelle restanti a pagare al chiudi mento dell’esercizio 1851, saranno riprese nello spoglio generale attivo e passivo dell'esercizio 1882, nelle sómme risultanti dalla situazione finanziera mentovata al precedente articolo, cioè, quanto all’attivo in lire cinquantun milioni, cinquecento ottantasei osila trentuna, centesimi venticinque, e rispetto al passivo in lire cinquaiìtaeinqu'e milioni, trecentodue mila centoquattro, centesimi tettantasette. Art. 3. Il disposto della presente legge è indipendente dall’esame dei conti del tesoriere generale, dei tesorieri delle generali aziende, dei tesorieri provinciali e dei contabili tutti verso le generali aziende ed amministrazioni diverse a farsi dai magistrato della Camera dei conti, cui debbono essere presentati per la giudicale loro liberazione a termini delle leggi in vigore. Spesa per Ftsecnzione di opere parziali nei porto di Arena, Progetto di legge presentato alla Camera il 26 giugno 1854 dal ministro dei lavori pubblici (Paleocapa). Signori I — Colla legge del 8 giugno delio scorso anno relativa alla prolungazione delia strada ferrata da Novara al lago Maggiore veniva da voi sancita la massiina della eostruzione di un porlo ad Afona. Avendo la seguito il Ministero fatto precedere agli studi di dettaglio, vi proponeva lo stanziamento della somma di lire 300,000 nel bilancio del 1884 per l’esecuzione delle opere più urgenti relative a quel progetto, N-’ìla diìcàskma di quel Bilancio voi riconosceste bensì il bisogno di q^tiì’opcrr, mi, sulla considerazione che - probabilmente non piovasi intraprenderò l'esecuzione nel corrc.ite anno,, dichiaraste che la somma occorrente sarebbe inscritta nel bilancio del 1835. Siccome la redazione e stampa del bilancio dei lavori pubblici ebbe luogo prima della discussione di quello del corrente asino, così il Ministero vi aveva inserita la cifra di lire 200 mila nel supposto che gli fosse stala accordata quella di lire 500 mila sul bilancio del 1854. Preso a nuovo esame il progetto del porto, e determinato a non chiedere che quanto esigeva la più stretta necessità, faceva pervenire alla vostra Commissione generale del bilancio, per mezzo dtd Ministero delie finanze, la nuova proposta della somma da inscriversi nel bilancio del 1835, colia quale chiedevasi la somma di lire 514 mila, che si ritiene bastar per ora per quell’opera. Se non che prescrivendo la legge del “25 marzo 1853, relativa all’amministrazione centrale, che le opere straordinarie nuove che superano le lire 30 mila, prima di essere inscritte nei bilanci, debbano essereapprovatecon apposita legge, quantunquesiasi già inmassima approvata la costruzione di detto porto, tuttavia volendo attenersi scrupolosamente a detta legge, il Ministero si reca a dovere di sottoporvi il progetto medesimo perchè vogliate approvarlo nel suo complesso assegnando per ora nel bilancio del 1655 solo la cifra ritenuta indispensabile. Nella compilazione di detto progetto il Ministero parli dalla base che si dovesse aver riguardo a quel maggiore sviluppo di commercio che p devasi con fondamento sperare da una strada che metteva in comunicazione il porto di Genova non soio colle coste del lago Maggiore, ma colla Lombardia, colla Svizzera oltre Alpi, e col tempo (sorridendo la sorte agli sforzi che già dimostraste di essere risoluti a fare) anche colla Germania meridionale. Non essendo però un tanto sviluppo sperabile nel corsodi pochi anni, ingiungeva al compilatore de! progetto che ultimato questo nel suo insieme ne stralciasse quella parte che ora ravvisavasi la più indispensabile ed urgente, che sola dovevasi per ora eseguire. Adempiva l’ufficiale incaricato del progetto all’incombenza affidatagli ; formava il piano e perizia generale del porto, il cui importo totale ascende a lire 675 mila, e quindi faceva lo stralcio voluto delle opere per ora indispensabili, le quali consistono: 1° in un muragliene che costituisce la sponda del lago adiacente alla stazione e che è provveduto di un centrale scalo di approdo, muragliene che serve ad un tempo a sostenere il piano della stazione rialzato sopra le più alte acque de! lago anche nelle sue gonfiezze straordinarie;

2° nella scavazione de! bacino de! porto per renderlo accessibile ai piroscafi, ed alle più grosse barche che esercitano la navigazione del lago ; 3° il molo a terra posto a nord-est e che serve di ridosso al porto proteggendo l’approdo al grande muragliene ed alio scalo centrale. I! progetto ver.ne assoggettato agli esami tecnici ed alla approvazione del Consiglio speciale che io trovò commendevole. Il Ministero ha quindi l’onore di sottoporlo alia vostra deliberazione osservando che esso è della massima urgenza per la connessione che ha colla stazione alla quale mette capo la strada ferrata, servendo, come già si disse, il muragliene che forma uno dei lati del porto anche qual moro di sostegno della strada e stazione. Il principio dal quale è partito il Ministero, di eseguire cioè tal epea che, mentre serve ai bisogni del momento, sia un addenti flato per opera più vasta quando lo richiederà il commercio, parve così ragionato ; il progetto poi venne cosi dettagliata niente studiato ed esaminato da uffici competenti, che il Ministero nutre fiducia che otterrà la vostra sanzione.