Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/242

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allo Stato qualche beneficio di economia, si domandò se colla concentrazione negli archivi generali del regno di tutte le carte che dall’uso e servizio mobile giornaliero passano ad uno stato di permanenza e deposito, non potrebbesi conse- guire lo scopo di sminuire d’alquanto il personale addetto agli archivi secondari di Genova e di Cagliari. E siccome essa nell’esempio della Savoia, in cui avvi un solo archivista che sostiene altresí le funzioni di catastaro, riconobbe la possi- bilitá d’una non lieve diminuzione di un siffatto personale, cosí è di avviso potersi invitare il Ministero a studiare il que- sito ed a proporre, se fia possibile, la riduzione preaccennata del personale applicato agli archivi.

Categoria 6. Spese d’ufficio.

Le spese d’ufficio relative agli archivi, essendo qualche poco inferiori a quelle bilanciate negli anni precedenti, e d’altronde parendo alla vostra Commissione che sieno suffi- cientemente moderate, essa ve ne propone l’adozione nella somma di lire 8800 quali vennero proposte dal Ministero.

Categoria 7. Revisione delle opere teatrali.

Troppo sentito si è il bisogno di mantenere rispettata ed illesa la decenza e la morale nelle sceniche rappresentazioni, perchè non si riconosca pienamente ammessibile una siffatta spesa. Il suo ammontare essendo d’altronde inferiore a quello bilanciato negli esercizi 1851 e 1852 ed eguale a quello giá da voi consentito pel 4853, la maggioranza della vostra Com- missione vi propone di ammetterlo nella proposta somma di lire 6000.

Nella lunga discussione però che ebbesi in merito, non tanto dell’ammontare di questa categoria, quanto del modo di compiere questa revisione governativa, alcuni membri della minoranza stimarono essere piú consentaneo ai principii di libertá applicati ai municipi lo affidare a questi ultimi la sorveglianza delle opere drammatiche, e proponevano perciò fosse radiata questa categoria ed il relativo suo montare. La maggioranza della Commissione, riflettendo alla varia in- fluenza che esercitare potevano sui membri delegati de mu- nicipi, non solo gli autori di drammatiche composizioni, non solo gli attori ed attrici delle compagnie comiche, ma eziandio le svariate opinioni si morali che politiche dei membri stessi del Consiglio, avvertendo al nocevole ed indecoroso sconcio che potria derivare dal vedere permessa in alcune e vietata in tali altre cittá una stessa rappreseotazione, respingeva tale proposta ed approvava l’ammessione della spesa, non senza però esprimere il desiderio che i revisori usino piú attenzione e vadano piú a rilento e guardinghi nell’ammettere certi dia- loghi è certe scene troppo a lascivia informate, e compro- mettenti perciò la moralitá pubblica,

Categoria 8. Spese d’ufficio e diverse pei teatri di Torino.

Bopo che con vostra deliberazione appositamente presa nella discussione del bilancio del 1852, voi rifiutaste ii con- corso dello Stato nella spesa pei teatri di questa capitale, di- minuí considerevolmente l’ammontare di questa categoria ed attualmente trovasi ridotta a quel solo tanto che è necessario pel pagamento delle spese di ufficio della direzione dei teatri; pel salario di un portinaio, e per compensi e gratificazioni alla maestranza, alle guardie da fuoco ed ai custodi delle pompe ed utensili idraulici per gli incendi; servizio questo che, come opinò la vostra Commissione, voi pure ravviserete conveniente rimanga sotto la dipendenza del Governo, Per lo che siccome la relativa spesa è ridotta a’ suoi minimi termini,

cosí noi vi proponiamo che l’approviate nella somma portat in bilancio di lire 2560.

Categoria 9. Personale pel Consiglio superiore di sanitá.

La spesa bilanciata per questa categoria fu in quasi tutti i bilanci diminuita; poichè, mentre pel 1830 era richiesta in lire 15,225, veniva ridotta a sole lire 9200 pel 1854, conser- vata tale pel 1832 e ridotta ancora a lire 8800 pel 1853; riduzioni che furono da voi stessi introdotte per diminuzione di personale sí nella segreteria del Consiglio superiore che nel servizio degli uscieri.

. La riduzione proposta per quest’anno dallo stesso Ministero è di lire 5600, ed è motivata dallo essersi compreso nella nuova pianta del personale addetto al Ministero quello che era applicato alla segreteria del Consiglio superiore di sanitá.

Il personale che attualmente si conserva per questo servizio essendo, a parere della vostra Commissione, assai limitato, essa vi propone che ne approviate la relativa categoria in lire 3200.

Categoria 10, Spese d’ufficio per sanitá.

Anche in questa categoria il Ministero vi propone su quella analoga del 1885 un’economia la quale ha tralto alla somma

‘ che stanziavasi nei bilanci precedenti in sussidio alla cassa

sanitaria di Cagliari e che non si presentò mai nè il caso nè ii bisogno di impiegare. L’ammontare di queste spese diverse decrebbe sempre dai 1850 sino al dí d’oggi, cioè da lire 37,940 a lire 27,880, come si erano portate pel 1853, eda sole lire 24,000 pel bilancio attuale. .

Avendo il Ministero comprovata la necessitá di un fale stanziamento mediante la presentazione delia nota di spese incontratasi nel 1855 per gl’incumbenti devoluti a questa categoria, la vostra Commissione ve ne propone l’adozione nella preaccennafa somma di lire 24,000.

Categoria LL. Personale del vaccino.

La spesa di lire 12,500 per il personale indicato in questa categoria figurò giá nella stessa quutitá pei tre bilanci ultimi precedenti; epperciò la vostra Commissione vi propone di ammetteria nella sua integritá anche per questo bilancio.

Categoria 12. Spese d’ufficio pel vaccino.

Questa categoria fu per quattro anni consecutivi portata in bilancio nella stessa entitá di lire 7000. Nel bilancio del- l’anno corrente il Ministero crede di poter risparmiare un migliaio di lire. La vostra Commissione vi propone di accet- tare la riduzione e di approvare la richiesta somma di lire 6000.

Categoria 13. Personale dei telegrafi elettro-magnetici.

Straordinario parrá a taluno l’aumento introdotto in questa categoria pel corrente bilancio ; ma straordinario fu pure lo sviluppo che presero i telegrafi elettro-magnetici nel nostro Stato. Vi basterá il notare che, quando voi discuteste il bi» lancio del 1853, or fa poco piú di un anno, le nostre linee telegrafiche non avevano che una lunghezza di chilometri 843, mentre invece presentano attualmente una totale estensione di chilometri 1260 senza parlare dell’aumento di due ed in alcune linee anche di quattro e di sei fili elettrici pel servizio del Governo, della ferrovia e di privati, la cui totale com- plessiva lunghezza oltrepassa i tre mila chilometri.

Ed infatti, voi stessi fin d’allora prevedeste gli ognora cre- scenti bisogni di un siffatto servizio; poseiachè mentre il Ministero proponeva nel 18553 per questo personale la sola