Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/614

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ere contenute nella cifra di quattro milioni cento settanta» duemila seicento venti lire, centesimi ventisei. Le spese ac- certate sopra questo stesso esercizio salirono invece a milioni otto seicento sessantaduemila seicento sessantanove lire; onde ia differenza in piú fra le risultanze del bilancio e lo spoglio, di milioni quattro cinquecentomila e quarantotto lire, centesimi settantaquattro.

Non è mestieri soggiungere che questo risultato è dovuto nella massima parte alle straordinarie esigenze dei tempi, dei quali si potevano discoprire i sintomi precursori visibilissimi, senza però che queste previsioni dovessero influire sulla for- mazione dei bilanci preventivi.

Doveva inveee essere riserbato ai rappresentanti del paese il compiere in questa parte le attribuzioni demandate prima al Governo assoluto, e fu appunto per deliberazioni prese dal Parlamento e sanzionate dal Re, in pendenza e dopo l’ e- sercizio 1848, che si accrebbe la spesa oltre i limiti dapprima tracciati, se non per l’ietera somma, almeno per grandissima parte,

Cosí fra le spese ordinarie venne iscritta di poi la somma di lire 117,571 20, sotto la categoria 17 bis, Senalo del re- gno e Camera dei deputati, e quella di lire 33,000 sotto la categoria 17 ter, Spese dei rendiconti e stampa delle Camere legislative.

Nel novero delle spese straordinarie si notano di poi le seguenti categorie che si mandarono iscrivere ‘per appositi regi decreti:

Armamento della milizia nazionale dello

Stato . . .. «000 + + L. 4,000,000» Commissari straordinari “nelle provincie

per mobilizzazione della milizia . . ..» 20,000» Senato del regno e Camera dei deputati» 132,428 80 Delegati nelle nuove provincie. . .. > 50,000 >» Consulta lombarda... .....» 4,000» Soccorsi agli emigrati lombardi ed altri

italiani . ...... +.» 200,000» Riproduzione della carta lopografica lom-

bardo-veneta. . . caga È 18,200»

Sopra queste categorie nunvansate istituite essendosi ac- certata una spesa in complesso di lire 4,577,187 45, resta chiarito che l’esercizio dell’anno 1848 fu saldato con una economia di lire 77,138 71, oltre ad un’altra di lire 12 BE sulla nuova categoria, perciocchè a tutte le spese si fece fronte colle somme iscritte prima che venissero ammesse le nuove categorie coll’aumento reale di sole Tire 4,500,048 74.

Ciò vuol dire che sopra le spese ordinarie si avverò una economia spontanea di lire 325,536 74, e sopra le straordi- narîe si notò del pari un’economia di lire 32,721 71, è cosí in totale si potè disporre di un fondo in economia di lire 358,278 45, onde provvedere alle nuove spese risultanti da nuove categorie, a quelle maggiori per oggetti stanziati in bilancio, ed a quelle affatto nuove non indicate da appo- site categorie.

A dir vero non è lieve ]’ ammontare di queste maggiori nuove spese che si veggono soddisfatte durante questo eser- cizio, perocchè quelle importano la cifra di lire AAT, 902 49, e rilevano le altre a lire 53, 224 70, hiun caso fatto delle spese nuove, che trovarono sede nelle categorie istituite con regi decreti. Si potrebbero impertanto apportare in propo- sito alcutii appunti, e cadrebbe in acconcio chiamare |’ at- tenzione della Camera sopra tale argomento, se le spese non si fossero sostenute iti tempi cosí difficili è lontani da noi; se, al riguardo d’altre categorie, non si fosse avverata una economia superiore al complesso di queste spese; se piú spe-

cialtienitá rioti dpparissé un fondo d’ecdhidinia sopra pareè- chie di quelle stesse categorie che sopportarono nuove spese; se, perfine, le partite maggiori non fossero giustificate da supreme esigenze,

A dirla piú chiarameote, le categorie 4, 13, 16, 18 e 26 della parte prima, Spese ordinarie, non subirono variazione.

Sopra le categorie 7, 8, 410, 11,19, 20, 21, 22, 27 e 28 si notarono altre economie, senza che abbiano sopportato al- cuna spesa 0 nuora o maggiore.

Sulle categorie 2 e 3 si soddisfarono nuove spese, ma se n’ebbe tuttavia una notevole economia.

Sopra quelle inscritte ai numeri 3, 6, B e 12, le maggiori spese superarono l’ economia,

Finalmente le categorie 1, 14, 18, 17, 23, 24 e 23 sop- portarono nuove spese, senza qualsivoglia compenso in eco- nomia.

A chiarire altresí che non occorre sostare piú lungamente a questo esame, si crede opportuno il notare che tutte queste spese notate nella parte prima del bilancio rappresentano tenui somme, se si tolgono quelle iscritte sotto il n° 5 sanitá e vaccino, per lire 27,400; n° 12 penitenziari, correzionali e carceri centrali, per lire 45,565 94; n° 17 spese casuali, per lire 17,46% b4, e n° 23 per lire 152,219 05 sul fondo indennitá di via agli indigenti.

Le spese sostenute sulle categorie 9 e 12 furono dettate da necessitá: quella gravissima, in aumento al fondo desti- nato a sollievo degli indigenti, è abbastanza significata dalla gravezza delle nostre sventure, che rende eziandio piú com- portabile la spesa maggiore sui fondi casuali.

Quanto alle spese straordinarie, la categoria 30 non andò soggetta a variazioni, e su quelle distinte coi numeri 25, 31 e 32 si notò economia assoluta. Le categorie 33 e 54 sop- portarono un aumento senza economia. Rispetto alle nuove non si verificò variazione, fuorchè un’economia di lire 12 85 sui 4 milioni destinati all’armamento della milizia.

Nella sostanza le nuove spese riguardano trattenimenti di aspettativa ed assegnamenti diversi, nè certoin queste parti si dovrebbe serbare assoluto silenzio, se a piú riprese questi tamenti non si fossero portati giá innanzi il Parlamento e non fosse universale il proposito di sopravvegliare a questi interessi nella formazione dei bilanci, | Resta a dire delle spese soddisfatte sui residui passivi 87 e retro. Ma la materia manca affatto a piú estesa relazione, dappoichè non si avverò alcuna spesa oltre le risultanze di ciascuna categoria, e si verificò un’ economia sulle lire 146,359 33 residuate, di ben lire 26,193 54, ed una se- conda derivante da RATA di residui di lire 310 60.

Di fronte a questi risaifiamenti; ed alle avvertenze sopra spiegate, la Commissione propone l’ approvazione del reso- conto dell’anno finanziario 1848, e dei residui 1847 e retro, per ciò che riguarda l’amministrazione dell’azienda generale dell’interno, dicastero dell’interno, nelle stesse somme indi- cate nello spoglio presentato dal Governo del Ke,