Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/708

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liquidazione definitiva de’crediti da pagarsi a provveditori, 0 per imprese in corso, o per rimbersi a municipi, a teso- rieri, ecc., 0 per altri motivi per somme dovute a corpi per accertate competenze. Crediamo opportuno far conoscere le principali.

Categoria 98. Il vistoso credito che appare in questa cate- goria (Pane da munizione), lire 1,117,490, fu conservato per saldare il debito dello Stato nella somma che sará do- vuta al Desanti per somministranze fatte nel 1848 alle nostre truppe, e per rimborsi ai tesorieri.

Categoria 99. Trasporti di effetti militari. Si conserva la somma di lire 750,905, per saldo dell’ impresa Beltrami e Vinelli, fornitori del treno provvisorio borghese all’ armata, non che per pagamenti ad alcuni comuni e tesorieri in rim- borso di quanto venne da loro sborsato per lo stesso oggetto, somma che risultò insufficiente ed ebbe l’ aumento indicato alla tavola prima, categoria 99.

Categoria 102. Viveri. Si conserva il credito di lire 10,734,228 45, per rimborsi rimasti a dare a tesorieri, a comuni per saldo dovuto a impresari, per provviste di questo genere, per competenze non ancora soddisfatte ad uffiziali che non le percepirono in natura; infine per far fronte, se- condo verrá stabilito, al credito che era in liquidazione della compagnia Desanti che ne provvide l’armata piemontese nel 1848 in Lombardia per conto di quel Governo provvisorio che ne aveva assunto il carico.

Categoria 103. Sussidio alle famiglie dei militari all’ar- mata. Fu conservata la somma compresa nelle autorizzazioni di lire 759,713 09, per rimborsi a darsi a diversi comuni ai quali non venne ancora fatto di liquidare i loro averi per sus- sidi corrisposti a famiglie che vi avevano diritto.

Categoria 104. Truppe lombarde. Oltre alla maggiore somma di cui sopra si ritengono le giá assegnate lire 1,068,759 07, per far fronte ai crediti dei tesorieri risultanti dalla regolarizzazione de’mandati provvisori da essi pagati.

Categoria { il. Foraggi. Si ritiene per sopperire alla pre- sunta spesa da farsi per soldo a darsi ai fornitori a impresa od ai comuni, non che peri rimborsi ai tesorieri provinciali rifentori di mandati in liquidazione, lire 1,820,353 26.

Categoria fil. Residuo iscritto nello speglio 1849. Pel presunto debito a comuni, ad impresari per somministranze alle truppe austriache nel 1849 di viveri, di effetti di ca- serma, non che per rimborso a tesorieri, si conserva in cre- dito il residuo delle autorizzazioni, lire 2,864,682 42, che, mercè le riduzioni di sopra accennate, resta in passivo di lire 1,098,200 80.

Il totale debito 1849 e retro risulta in cifre nel conteggio di sopra da noi iscritto, da cui appare che il debito residuo sommò a lire 50,139,281 83; che venne quindi accertato in lire 42,432,532 93 (residuo 1849 e retro); che, mediante i successivi pagamenti del 1850 in conto residui, si ridusse a lire 8,418,256 04, e che questa ultima somma è l’ aumento di spesa o debito che gravita sullo Stato nel 4854 in piú del passivo dell’ anno medesimo.

$ 7.— Dell’osservanza de’ procedimenti prescritti,

Il meccanismo amministrativo dello Stato che fu in vigore fra noi prima dell’abolizione delle aziende, era per tal modo ingegnoso che erano come impossibili le spese fatte altri- menti che colle forme prescritte, chiamando (dopo il 1813) illegali quelle che potessero essere ordinate da una volontá od autoritá che non fosse quella del sovrano o del ministro. Le eccezioni stesse ammesse dairegolamenti riguardanti pa- gamenti di urgenza, o in piú, non che Vuso di residui di

fondi impiegati o economizzati, dovevano essere legalizzate o sanate colle maniere volute per le spese nuove o poco presso.

Dacchè, firmata la pace nel 1849, si ritrassero le facoltá straordinarie date alle amministrazioni od aziende, sia della guerra, sia d’artiglieria, sia de’corpi o de’contabiti, la conta- bilitá dovette percorrere quelle vie che prescrivevano gli antichi ordinamenti. Quindi è che le spese tutte che abbiamo dovuto esaminare si trovano autorizzate o dal bilancio pre- sentato alla Camera e reso esecutorio dalla medesima, o da regi decreti che si riferiscono a maggiori od a nuove spese od a storni od a convalidazione di spesa fatta oltre la bilan- ciata, come per paglie di personale o per la compra di vet- tovaglie. =

La vostra Commissione avendo potuto convincersi che in- fatii l’azienda nulla aveva operato nè arbitrariamente nè irregolarmente, credette far bene coll’astenersi da minute e parziali numeriche dimostrazioni ; e ciò singolarmente per- chè risulta che il controllo ed il Consiglio di Stato e la Ca- mera de’conti, gli uni in preventivo, l’altra in consuntivo, autorizzarono 0 approvarono i pagamenti anche secondo le antiche norme, se fatti scostandosi dal bilancio. Ciò però porn ci dispensa dal presentarvi alcune riflessioni e alcune note nell’interesse delle finanze dello Stato e dell’ osser- vanza delle leggi, riferendoci, per il pieno sviluppo della con- tabilitá in spese ordinarie e straordinarie fatte, a farsi o ri- sparmiate, sminuzzate per singole categorie, alla relazione ministeriale sullo spoglio di questo anno 1850, presentatavi il 7 maggio 1853, e per i risultati generali a quelli da noi giá esposti.

$ 8. — Osservazioni alle calegorie.

Categoria 2. Corpo dello stato maggiore. Ad accrescere la spesa di questo corpo, che in 49 uffiziali conta 1 tenente ge-

.nerale, 2 maggiori generali, 2 colonnelli, e 3 maggiori, ven-

gono ad aggiungersi nel bilancio del 1850 le paghe di 3 co- lennelli, 5 maggiori e 3 capitani in soprannumero.

Categoria 3. Stato generale atiivo. IV novero de’ generali in servizio attivo scritto in bilancio comprende: 4 mare- sciallo, B generali d’armata, 9 luogotenenti generali, 18 maggiori generali.

Figurano pure alcune spese la cui giustificazione non è fondata sul bilancio nè su documenti presentati, come per paga di 3 veterinari a disposizione del Ministero di guerra, per un soprasoldo di lire 150 al mese al maggiore generale Enrico Morozzo della Rocca; per l’indennitá di cancelleria, al ministro in lire 4000, per un padre Francesco di Santa Dorotea di lire 1600. i

Categoria 4. Comandi di provincia 0 piazze forti. A_que- sta categoria si ascrissero alcuni mandati per soccorsi o gra- tificazioni, certamente, supponiamo, giusti, ma che non sono previsti nel bilancio, o altra autentica concessione in- dicata.

Categoria 5. Azienda generale di guerra. È qui rimarche- vole l’ammontare delle spese di cancelleria, inquantochè di- mostrano la complicazione che si era prodotta nel meccani- smo amministrativo, e che poco meno è vigente tuttora. La spesa fatta e la somma pagata a questo titolo soltanto, dal- Pazienda in quest’ anno salí a lire 63,759 93 di cui lire 39,476 per siampati, lire 8560 per legna da ardere, lire 737 per inchiostro ; îl resto per carta e accessori, e qualche mo- bile, o per lumi, circa lire 7900, notando però che nel bi- lancio non è neanco indicata la spesa per legna da ardere nè per olio o candele. e