Pagina:Pascarella - Sonetti.djvu/106

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VIII.


E a l’arba fu smontato dar battello,
E piano piano, senza move’ un deto,
Perché non se scoprisse er macchiavello,
4S’agguattassimo drento in un canneto.

Dopo, Righetto fece cór fratello:
— Annate in cinque su pe’ sto querceto,
E scannajate un pò’ pe’ sto stradello
8Si ce fosse un ricovero segreto;

Ché staremo a vedé’ quer che succede;
Intanto lì ce se potrà rimane’
11Finché quarcuno non se faccia vede’. —

E mentre annamio sopra, intorno intorno
Se sentiveno batte’ le campane
14De Roma, che ce daveno er bongiorno!


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