Pagina:Pascarella - Sonetti.djvu/83

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V.


Stava infrociato là a panza per aria,
Vicino a un fosso, accanto a ’na grottaccia,
Impatassato drento a la mollaccia...
4C’era ’na puzza ch’appestava l’aria.

Le cornacchie e li farchi da per aria
Veniveno a beccájese la faccia,
E der pezzo de sopra de le braccia
8C’era rimasto l’osso. Che barbaria!

E ne l’arzallo pe’ portallo via,
Je trovassimo sotto un istrumento20
11Lungo cusì, che mo sta in Pulizia.

Poi don Ignazio disse le preghiere;
E tornassimo co’ le torcie a vento,
14Pe’ la macchia, cantanno er Miserere.



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