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48 La Canzon del Carroccio

o sulle spalle, e i pungoli, e le lancie,
tutti, ma uno, in suo pensiero, ognuno,
come ad un cenno, nel silenzio grande,
               20si volgono all’Arengo.

Pare, che passi un soffio di grandi ale.
Forse è il lor tacito ánsito che s’alza.
Premono in cuore l’ululo i biolchi,
i trombettieri tengono lo squillo.
25I cavalieri appoggiano alle groppe
de’ lor cavalli la ferrata mano.
Son tutti gli occhi volti in su, son volti
tutti ad una finestra dell’Arengo.
Non più diritte sono lancie, e spade:
30mandano un vario scintillìo confuso.
Alla finestra è il vinto di Fossalta,
il Re. Gli luce d’oro il capo, i biondi
capelli istesi insino alla cintura.
Guarda il Carroccio coi grandi occhi azzurri,
35là in mezo al duro mareggiar del ferro.
Guarda la rossa croce sull’antenna.
Re Enzio sta, come sulle rembate
d’una galea. Sotto, gli fiotta il mare;
e il vento salso gli enfia le narici
               40e tra i capelli fischia...