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Il Re morto 25

          Elli era bello, or è più bello.
          Zase scoperto in t’un lavello;40
               una fontana i geme appresso.
          E sul lavello un arcipresso
          tene una secchia appesa ai rami,
          che dice: Vuoi ch’e’ viva e t’ami?
               empi me di lagrime amare.45

Cascano già gocciole rare e grosse.
          Chi ha tante lagrime amare?
          Ed ecco un dì vene una sclava,
          e vede il Re morto che amava,
               nè il Re lo seppe a la so vita.50
          Prende la secchia intarmolita,
          e se la pone tra i ginocli:
          tre dì vi mesce giò da li ocli,
               l’ha quasi empita del so planto.

Rimbalza su la polvere che odora.55
          Si specchia allora nel so planto:
          si vede sozza, scarna, trista.
          «Deh! como sosterrà mia vista?
               Eo vuo’ lavarmi alla fontana».
          Vi va, chè la non è lontana;60
          si lava: anche i cavelli scioglie;