Pagina:Pascoli - Canzoni di Re Enzio-La canzone del Paradiso, 1909.pdf/70

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«Dormendo or ora ho udito la campana
che da sette anni io so tra l’altre squille.
Ella m’ha detto tristamente e plana:
— Comincia un dì come già mille e mille —
          5Amore, a Deo! Ven l’alba».26

«Non anco in cielo s’è sentito il canto
dell’allodetta che destando il broilo
pleno d’oselli, al lusignolo accanto
passa e gli dice: — Dormi, o lusignolo:
          10non cantar più, ch’è l’alba — ».

«Qui non è broilo e foglia d’albaspina.
Qui non se sente risbaldire oselli.
Ben sì la gaita canta la maitina,
svernano entorno clavi e clavistelli.
               15Pàrtite, amore, a Deo!»