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L’alba 67

Eo plu non vollio ’l dì lusente e claro;
con te, meo Sire, in questa notte eo resto,
          40dove tu sei, per sempre».

«Flore, o d’uliva o mandorlo che sia,
flore ch’hai già l’anima bianca e molle,
me plu non tene quei che m’ha ’n bailia,
eo sarò teco tra le fresche zolle,
          45al sole et all’amore!»

«Eo vado al sole, all’acqua, al gelo, al vento.
Prima eo cantava tutte le mie sere.
Ora, tra i solchi, in vetta gli olmi, eo sento
che forse te farò così dolere,
          50e ben n’arò dolore!»

«Me’ là con te, che ’n Roma imperadore!
El Paradiso. . . . . . . . . .