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Tolstoi 59





II.



     E si trovò sotto un pallor d’ulivi.
Ed una voce udì soave accanto:
«Frate Leone, Dio ti benedica».
Ed era un poverello, ch’avea rotta
5la tonica e il cappuccio ripezzato,
e scalzo andava, con la tasca al collo
sospesa, cinto d’un capestro i fianchi.
Erano intorno strida di cicale,
canti d’uccelli in chiarità di sole.
10E il poverello disse al pellegrino,
così: «Frate Leone pecorella,
ben tu scrivesti, ove è perfetta gioia.
Quando giungiamo al nostro loghicciolo
Santa Maria degli Angeli, e la porta
15picchiamo, ed esce il portinaio, e dice:
– Chi siete voi? – Siam due dei vostri frati -
e colui dice: – Voi non dite vero;
andate via, che siete due ribaldi –