Pagina:Pascoli - Traduzioni e riduzioni, 1923.djvu/196

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     I re Bretòni? Morti. Alle sponde
     nostre i corsari vennero in guerra.
     L’arpa? Smarrita. Gli alberi donde
     pioveva l’oro fino? Per terra.

     Chi più mi dice nel bosco bruno
     — Canta le cose morte e lontane — ?
     Merlino il folle son detto: ognuno
     mi tira sassi come ad un cane„.

     “Povero figlio, pentiti, grida:
     Mercè, Signore! Perdonerà.
     Chi nel Signore nostro confida,
     avrà la vera felicità„.

     “In lui confido, che solo è buono,
     mercè gli chiedo, gli offro il mio pianto!„
     “Per la mia bocca dànno il perdono
     Padre, Figliuolo, Spirito santo„.


corvo, il prigioniero bretone

          Oh! caddero molti! ma preso
          fu Corvo, il più forte tra loro...
          C’è un leccio sul lido sonoro,
               c’è un leccio sul mare.

          Gli uccelli v’albergano a sera;
          la piuma è qua bianca là nera:
               gli uccelli di duna,
               gli uccelli di mare.

          Ed hanno una stella vermiglia,
          di sangue, tra mezzo le ciglia.
               Risplende la luna
               nel mezzo del mare.