Pagina:Pascoli - Traduzioni e riduzioni, 1923.djvu/30

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10 traduzioni e riduzioni

Subito via di sul capo si tolse il prode Ettore l’elmo,
e lo depose per terra, che intorno era tutto un barbaglio.
Egli il suo caro bambino baciò, palleggiò tra le mani,
e così disse volgendosi a Giove ed agli altri Celesti:
“Giove con gli altri Celesti, ben fate che questo bambino
mio tale venga quale io, glorïoso tra tutti i Troiani,
e così buono di forze, e che d’Ilio rimanga signore.
Possa alcun dire, col tempo: — Ma questi è migliore del padre! —
quando ritorni di guerra; e ne porti macchiate di sangue
spoglie d’eroe ch’egli uccida; e ne gongoli in cuore la madre!„
Questo egli disse, e posò nelle mani alla cara compagna
il bambinello, e l’accolse sua madre nel grembo odoroso,
con un sorriso di lagrime: e l’uomo la vide e compianse...


notte malaugurosa

Tutta la notte man mano gli Achei dalle teste chiomate
stavano a desco, e così per le mura i Troiani e gli Aiuti.
Tutta la notte su loro pendea la minaccia di Giove,
terribilmente bombendo; ed il giallo spavento li prese:
e dalle coppe versavano il vino per terra, e nessuno
bevere ardiva, se già non libava al potente Cronide.


bivacco d’eroi

Essi con animo fiero sull’argine a mezzo la guerra
tutta la notte sedevano, e molti accendevano i fuochi.
Come allorquando nel cielo d’intorno alla splendida luna
splendono chiare le stelle, nè vento commuove l’azzurro;
tutte di ciò le velette si vedono e tutte le vette,
tutte le valli boschive; e l’azzurro si squarcia nell’alto: