Pagina:Pascoli - Traduzioni e riduzioni, 1923.djvu/38

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18 traduzioni e riduzioni

spesso con celere frusta li sollecitava picchiando,
spesso con miel di parole esortavali, spesso con ira:
ma nè quei due ritornare alle navi ed al largo Ellesponto
più, nè volevano andare alla guerra nel mezzo agli Achei:
come durabile sta monumento, che sopra la tomba
posero, dritto, d’un morto, sia d’uomo, sia anche di donna,
stavano immobili quelli così col bellissimo occhio,
rigide a terra tenendo le teste; e le lagrime a loro
calde sgorgavano a fiotti da sotto le palpebre a terra,
oh! per amore del lor guidatore, e la folta criniera
dal sottogola pel giogo scorreva divisa in due bande.


presentimenti

Essi così combattevano a modo del fuoco che brucia,
e messaggero il piè-celere Antiloco venne ad Achille.
Presso le navi ricurve alla foggia di testa di bove,
lo ritrovò che pensava nel cuore ciò ch’era già fatto.
Dunque dolente parlava al suo nobile cuore, e gli disse:
“Ahimè, come va mai, che gli Achei dalle teste chiomate,
son ricacciati alle navi fuggendo in terror per la piana?
Che a me gli dei non adempiano già i miei tristi pensieri,
poi che mia madre è già tempo che a me rivelava che avrebbe
un de’ Mirmidoni, il più valoroso, vivendo ancor io,
sotto le mani Troiane lasciata la luce del sole!
Oh! ch’egli è morto, il valente figliuol di Menetio! l’audace!
Pure gli dissi, una volta respinta la fiamma nemica,
si rivoltasse alle navi nè stesse con Ettore a prova!„