Pagina:Pastor fido.djvu/111

Da Wikisource.

   Cotanto ardir presontuoso? M. Amore.
   Am.Amor non è cagion d’atto villano.
   Mir.Dunque in me credi amore
   Poi che discreto fui, che se prendesti
   Tu prima me, son’io tanto men degno
   D’esser da te di villania notato,
   Quanto con sì vezzosa
   Comodità d’esser ardito, e quando
   Potei le leggi usar teco d’Amore,
   Fui però sì discreto,
   Che quasi mi scordai d’esser amante.
   Am.Non mi rimproverar quel ch’io fei cieca.
   Mir.Ah che tanto più cieco
   Son io di te, quanto più sono amante.
   Am.Preghi, e lusinghe, e non insidie, e furti,
   Usa il discreto amante.
   Mir.Come selvaggia fera,
   Cacciata da la fame
   Esce dal bosco, e ’l peregrino assale;
   Tal’io, che sol de’ tuo’ begli occhi vivo,
   Poi che l’amato cibo
   O tua fierezza, ò mio destìn mi nega,
   Sa famelico amante
   Uscendo hoggi de’ boschi, ov’io soffersi
   Digiun misero, e lungo
   Quello scampo tentai per mia salute,
   Che mi dettò necessità d’Amore,
   Non incolpar già me Ninfa crudele
   Te sola pur incolpa: