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Ma in noi con la beltate
E con la gioventù, da cui sì spesso
Il viril senno, e la possanza è vinta,
Manca ogni nostro ben. nè si può dire
Nè pensar la più sozza
Cosa, nè la più vil di donna vecchia.
Hor prima che tu giunga
A questa nostra universal miseria,
Conosci i pregi tuoi.
Se t’è la vita destra
Non l’usar à sinistra.
Che varrebbe al Leone
La sua ferocità, se non l’usasse?
Che gioverebbe à l’huomo
L’ingegno suo, se non l’usasse à tempo?
Cosi noi la bellezza,
Ch’è virtù nostra così propria, come
La forza del Leone,
E l’ingegno de l’huomo,
Usiam mentre l’habbiamo,
Godiam sorella mia,
Godiam, che ’l tempo vola e posson gl’anni
Ben ristorar i danni
De la passata lor fredda vecchiezza;
Ma, s’in noi giovinezza
Una volta si perde,
Mai più non si rinverde.
Ed à canuto, e livido sembiante
Può ben tornar Amor, ma non amante.