Pagina:Pastor fido.djvu/166

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   A la virtute in tera.
   Erg.O sciagura dolente, ò caso amaro,
   O piaga immedicabile, e mortale,
   O sempre acerbo, e lagrimevol giorno
   Ch.Qual voce odo d’horror piena, e di pianto?
   Erg.Stelle nemiche à la salute nostra,
   Cosi la fè schernite?
   Cosi il nostro sperar levaste in alto,
   Perche poscia cadendo
   Con maggior pena il precipizio havesse?
   Ch.Questi mi par Ergasto: e certo è desso.
   Erg.Ma perche il cielo accuso?
   Te pur accusa Ergasto.
   Tu solo avvicinasti
   L’esca pericolosa
   Al focile d’amor, tu il percotesti,
   E tu sol ne traesti
   Le faville, onde è nato
   L’incendio inestinguibile, e mortale.
   Ma sallo il ciel, se da buon fin mi mossi,
   E se fù sol pietà, che mi c’indusse.
   O sfortunati amanti,
   O misera Amarilli,
   O Titiro infelice, ò orbo padre,,
   O dolente Montano
   O desolata Arcadia, ò noi meschini,
   O finalmente misero, e infelice
   Quant’ho veduto, e veggio,
   Quanto parlo, quant’odo e quanto penso