Pagina:Pastor fido.djvu/266

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   De la tua invitta fede. e tu non parli?
   Mir.Come parlar poss’io
   Se non sò d’esser vivo?
   Nè sò s’io veggia, ò senta
   Quel che pur di vedere
   E di sentir mi sembra?
   Dica la mia dolcissima Amarilli,
   Però che tutta In lei
   Vive l’anima mia, gli affetti miei.
   CHO.Vieni santo Imeneo:
   Seconda i nostri voti, e i nostri canti;
   Scorgi i beati amanti,
   L’uno, e l’altro celeste semideo;
   Stringi il nodo fatal santo Imeneo.
   Cor.Ma che fate voi meco
   Vaghezze insidiose, e traditrici,
   Fregi del corpo vil, macchie de l’alma?
   Itene. assai m’havete
   Ingannata, e schernita.
   E perche terra sete, itene à terra.
   D’amor lascivo un tempo arme vi fei.
   Hor vi fò d’honestà spoglie, e trofei.
   CHO.Vieni santo Imeneo:
   Seconda i nostri voti, e i nostri canti,
   Scorgi i beati amanti,
   L’uno, e l’altro celeste semideo;
   Stringi il nodo fatal santo Imeneo.
   Cor.Ma che badi Corisca?
   Comodo tempo è di trovar perdono: