Pagina:Pastor fido.djvu/71

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   La non prevista, e subita partita
   Il mio tenero padre;
   E dal dolore oppresso
   Ne cadde infermo assai vicino à morte:
   Ond’io costretto fui
   Di ritornar à le paterne case.
   Fù il mio ritorno, ahi lasso,
   Salute al padre, infermitate al figlio:
   Che d’amorosa febbre
   Ardendo, in pochi dì languido venni.
   E da l’uscir, che fè di Tauro il Sole,
   Fin à l’entrar di Capricorno sempre
   In cotal guisa stetti;
   E sarei certo ancora,
   Se non havesse il mio pietoso padre
   Opportuno consiglio
   A l’oracolo chiesto; il qual rispose
   Che sol potea sanarmi il ciel d’Arcadia.
   Cosi tornaimi Ergasto
   A riveder colei,
   Che mi sanò del corpo
   (O voce degli oracoli fallace)
   Per farmi l’alma eternamente inferma.
   Erg.Strano caso nel vero
   Tu mi narri Mirtillo, e non pudirsi,
   Che di molta pietà non ne sij degno.
   Ma solo una salute
   Al disperato e’l disperar salute.
   E tempo è già, ch’io vada à far di quanto


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