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i cavalleggeri di monferrato | 163 |
schetteria al fianco destro solo si faceva sentire; quando, a un tratto fattasi questa più forte, e la nostra fanteria stanca e sfinita precipitosamente si ritirava, mandai tosto a chiedere soccorso, e vedendo la posizione così fortemente minacciata, mandai tosto il cav. Della Rovere, con pelottone in foraggieri, per proteggere la ritirata dei nostri; ed avendo io stesso veveduto che avevo a fare con più di 500 uomini, portai avanti tutto lo squadrone e lo feci caricare in colonna contro gli austriaci, in senso perpendicolare al nostro fianco destro. Riunii dopo la prima carica lo squadrone, e caricando verso il nostro fronte, riuscii a spazzare la piattaforma respingendoli alla vallata. La poca fanteria che ancora sulla piattaforma si trovava, inseguì il nemico e fu suggellata la vittoria col grido di Viva il Re e Viva Monferrato.
Tutti fecero il loro dovere, ma avvi ancora chi si distinse fra i bravi. Il cav. Della Rovere ebbe il cavallo ferito che morì al domani. Questo giovane fu ammirabile tutta la giornata. Il sergente Crescio ed il volontario Franchelli fecero quanto umanamente si può, ed anzi il primo, ferito nella prima carica, seguitò la seconda e non si ritirò che per obbedienza al suo capitano. L’appuntato Chaperon, il trombettiere Giaj-via, i caporali Feroglio, Rossi, Astesiano; sergente Martinoli, volontario Redaelli, Turati, soldato Gamba, caporale Contat, caporale Beauquis, appuntato Ravoire, caporale Domange, soldato Colletta, soldato Cucaredo e volontario Pullè. Infine, era una vera sfida; ognuno voleva essere il più bravo.
"Signor Colonnello, sono ben lieto d’aver potuto anch’io aggiungere una foglia d’alloro alla corona già fatta a Montebello, opera che non sarà l’ultima.
Avogadro.„
Ecco i nomi degli ufficiali, dei sott’ufficiali, caporali e volontari, dei quali era composto il Secondo Squadrone Cavalleggeri di Monferrato, comandato dal capitano Avogadro, i quali presero parte alla giornata del 24 giugno. Sono:
Ufficiali: Fè d’Ostiani, tenente; Aimerich e Della Rovere, sottotenenti; Crescio, Martinoli, sergenti; Astesiano, Peroglio, Pessay, Serra, Re, caporali. Volontari: Franchelli, Scotti, Redaelli, Turati, Beretta, Castelli, Donadeo e Pullè.
Tanto il rapporto Avogadro, come il quadro dei componenti lo squadrone, esistono all’Ossario di S. Martino.
Il rapporto, pagina fedele di una storia che non soffre smentite, fa il nome di alcune personalità, oggi troppo note all’Italia perchè abbiano duopo del nostro elogio; e cioè, Cesare Ricotti-Magnani, allora Capo