Pagina:Patria Esercito Re.djvu/240

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222 parte prima

rando, nell’Ordine Mauriziano: il tenente generale Ulbrich — allora maggiore comandante il battaglione, colla Commenda: il colonnello Zanella allora sottotenente — colla croce di ufficiale: il capitano Paolo Frigerio, con quella di cavaliere.

E nell’Ordine della Corona d’Italia: a commendatori, il colonnello Palizzolo, e il tenente colonnello Carassiti — allora sottotenenti. Nominò cav. ufficiali i tenenti colonnelli Trotti e Menegoni — uno tenente allora, e l’altro sottotenente — e, per ultimo, a cavaliere l’allora sottotenente Magliano.

Luigi Visconti di Modrone.


Detto ciò, continuiamo a leggere quello che il povero Porro scriveva:

“Il capitano Falsina, sebbene avesse mezzo disciolto lo squadrone per la carica ricevuta quasi di pie fermo, inseguì in coda gli Ulani, ma perdette parecchi uomini pel fuoco incrociato de’ quadrati e de’ gruppi della fanteria italiana.

I cavalieri austriaci si fermarono e si riordinarono al di là della ferrovia. Poscia si posero in ritirata, al trotto, sulla strada di Verona.

Il bravo Marchesi, il quale aveva intanto riordinato lo squadrone, piombò allora sul fianco ed in coda della loro colonna!... Ulani e cavalleggeri, frammischiati, percorsero insieme al galoppo la strada, sciabolandosi. Finchè, giunta quella massa eterogenea, nel punto dove giacevano