Pagina:Patria Esercito Re.djvu/272

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254 parte prima

Ecco il documento con tanto di sigillo:

Ed ecco ora la traduzione che ne fa di proprio pugno Federico Ciccodicola:


“Il leone vincitore della tribù di Giuda, Menelik II, eletto da Dio, Re dei Re di Etiopia, al Conte Felice Scheibler.

“La salute sia con te.

“Ho ricevuto il bel libro che mi hai mandato.

“Avendomi mandato un ricordo ti ringrazio.

“Il maggiore Ciccodicola mi ha parlato delle tue cacce. Bene. Dio ti dia aiuto per tutto quello che hai fatto.

Scritto nella città di Addis Alem, il 27 dicembre 1900.„



Il programma del Gymkhana consisteva in tre corse: degli ombrelli, dei pacchi postali e dei fiori.

Questi tre ultimi giuochi erano naturalmente la great attraction della giornata.

Nella corsa degli ombrelli arriva prima il tenente Caracciolo, secondo Pelagatta, terzo De Mattia. Arrivano brillantemente in mezzo agli applausi...

Ma, ahimè! dopo questa corsa, quel maledetto numero tredici comincia a dar segni manifesti della sua influenza.... specialmente a danno delle signore. Ahimè! qui incominciano le dolenti note.

Quel zeffiretto poco grazioso di dianzi, si cambia a un tratto in vento impetuoso. Il cielo diventa nero, così che par che annotti.... Da lontano brontola il tuono e guizzano i lampi....

Brutto affare! ma tanto si tira via, e si viene alla seconda corsa: quella dei pacchi postali.

Il punto di partenza è di fronte al pubblico. Gli ufficiali coi loro cavalli a mano, la sella sul braccio, aspettano il segnale dello Starter per sellare, cinghiare e partire volteggiando....

E sellano, e cinghiano, e partono.... Ma le nubi, intanto, volteggiano per loro conto nel cielo, e mentre i tenenti Caracciolo e Spadaccini, col maggiore Lisi-Natoli, portano i primi pacchi postali alle dame cui sono diretti, il temporale si scatena in tutta la sua violenza. Le cateratte si aprono, e giù acqua.... giù neve.... giù chicchi di grandine, grossi come tante uova di gallina.

È un fuggi fuggi generale.... Ma fuggire, dove?