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10 | parte prima |
sono folate d’aria ossigenata e pura, come l’aria ritempratrice dei nostri monti; sono un efficace, sovrano disinfettante, che uccide i microbi invasori delle nostre più grandi città.
E siano benedette queste feste pacifiche delle armi, le quali ci porgono l’occasione di rammentare, a quando a quando, alla gioventù che ignora, alla maturità che dimentica; di quante lagrime e quanto sangue grondino le pagine della nostra redenzione.
Siano doppiamente benedette, se ricordando ai giovani le glorie passate, additerranno a loro il cammino delle glorie future; se, compresi del loro grande mandato, sapranno essi cambiare quella medaglia d’oro della quale orneranno il loro vessillo alla pacifica prova, in una medaglia al valor militare, sul campo di battaglia... E, ai primi colpi di moschetto, ripetere col poeta:
Su tiriamo! ogni colpo che tuona |