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334 | parte seconda |
Cotesto emblema dovrebbe rammentare quello che anticamente si chiamava lo Stemma di salvezza, che s’innalzava nei campi, sui palazzi, in qualunque località venisse, anche momentaneamente, fissata la residenza sovrana: ed è non molto dissimile da quello, pure usato illo tempore dai Duchi di Savoia — imitato poi dalla bandiera che viene issata sulle navi da guerra, quando vuolsi indicare la presenza a bordo del Re.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/db/Patria_Esercito_Re_p352.jpg/420px-Patria_Esercito_Re_p352.jpg)
Questo ci premeva di notare, per escludere che S. M. Umberto avesse inteso, così facendo, di copiare, sic et simpliciter, la imperiale costumanza!
Il drappo adoperato per la prima volta a Verona, è della larghezza di un metro quadrato. È trapunto in oro su seta azzurra. Campeggia nel mezzo l’aquila Sabauda, circondata dallo storico Collare dell’Annunciata. È accantonato da quattro corone.
L’asta, di velluto pure azzurro, fissata con borchie dorata, porta inciso sulla lancia lo scudo dei Savoia.
Per dire il vero, quello stendardo, veduto così a occhio e croce, fra il vento e la pioggia, artisticamente parlando non ci parve una gran bella cosa... Ma siamo sicuri che il buon gusto storico e archeologico del gio-