Pagina:Patria Esercito Re.djvu/378

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360 parte seconda

gionano. Il comandante la Divisione di cavalleria, ed io, ti dichiariamo prigioniero in guerra.... S. M. il Re, per il primo, dirà che abbiamo fatto bene.

Io mi trovai in grande lotta con me medesimo. Di qua, la seduzione di assistere a uno di quei banchetti, quali difficilmente capitano due volte in vita: ricordi, memorie care del bel tempo antico.... preghiere di simpatici camerata.... Di là?... il posto ambito alla mensa regia, l’onore sovrano.... Che cosa fare?... il buon Revel mi tolse d’imbarazzo:

Paolo di Revel
Paolo di Revel

— Rimani a Verona. Presso S. M. ti scuserò io. Dirò al Re che hai dovuto cedere alla forza.... dell’amicizia.... che sei prigioniero di guerra al.... ristorante Masprone. Chi sa che non ci dia una capatina anche lui!

In così dire, mi tolse le redini di mano e, con molta disinvoltura, data la voce ai cavalli, si spiccò al trotto allungato verso Porta S. Zeno.



Un banchetto di sei reggimenti di cavalleria!... Ci vuol poca fantasia a immaginare che cosa dovette essere di bello, di elettrizzante.... Non si erra dicendo che questo di Verona fu uno dei meglio riusciti in mezzo secolo.

Tanta balda gioventù, tanti cuori caldi di entusiasmo per tutto ciò ch’è grande, bello, generoso.... E intorno a quelle giovani teste di tenenti e sottotenenti, abbrunate dai soli del campo, quanto dolce desìo, quanti sospiri lontani!... E chi sa che cosa avrebbero sagrificato, e ragazze da marito, e vedove.... e non vedove.... pur di poter bevere, invisibili, un sorso