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Pagina:Pavese - Dialoghi con Leucò.djvu/69

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(Parlano Achille e Patroclo). achille   Patroclo, perché noi uomini diciamo sempre per farci coraggio: «Ne ho viste di peggio» quando dovremmo dire: «Il peggio verrà. Verrà un giorno che saremo cadaveri»?

patroclo   Achille, non ti conosco piú.

achille   Ma io si ti conosco. Non basta un po’ di vino per uccidere Patroclo. Stasera so che dopotutto non c’è differenza tra noialtri e gli uomini vili. Per tutti c’è un peggio. E questo peggio vien per ultimo, viene dopo ogni cosa, e ti tappa la bocca come un pugno di terra. È sempre bello ricordarsi: «Ho visto questo, ho patito quest’altro» — ma non è iniquo che proprio la cosa piú dura non la potremo ricordare?

patroclo   Almeno, uno di noi la potrà ricordare per l’altro. Speriamolo. Cosí giocheremo il destino.

achille   Per questo, la notte, si beve. Hai mai pensato che un bambino non beve, perché per lui non esiste la morte? Tu, Patroclo, hai bevuto da ragazzo?

patroclo   Non ho mai fatto nulla che non fosse con te e come te.

achille   Voglio dire, quando stavamo sempre insieme e giocavamo e cacciavamo, e la giornata era breve ma gli anni non passavano mai, tu sapevi cos’era la morte, la tua morte? Perché da ragazzi si uccide, ma non si sa cos’è la