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l'inconsolabile | 89 |
né vedovo. Il mio pianto d’allora fu come i pianti che si fanno da ragazzo e si sorride a ricordarli. La stagione è passata. Io cercavo, piangendo, non piú lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo.
bacca Molte di noi ti vengon dietro perché credevano a questo tuo pianto. Tu ci hai dunque ingannate?
orfeo O Bacca, Bacca, non vuoi proprio capire? Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo.
bacca Qui noi siamo piú semplici, Orfeo. Qui crediamo all’amore e alla morte, e piangiamo e ridiamo con tutti. Le nostre feste piú gioiose sono quelle dove scorre del sangue. Noi, le donne di Tracia, non le temiamo queste cose.
orfeo Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti... Non vale la pena.
bacca Un tempo non eri cosí. Non parlavi del nulla. Accostare la morte ci fa simili agli dèi. Tu stesso insegnavi che un’ebbrezza travolge la vita e la morte e ci fa piú che umani... Tu hai veduto la festa.
orfeo Non è il sangue ciò che conta, ragazza. Né l’ebbrezza né il sangue mi fanno impressione. Ma che cosa sia un uomo è ben difficile dirlo. Neanche tu, Bacca, lo sai.
bacca Senza di noi saresti nulla, Orfeo.
orfeo Lo dicevo e lo so. Ma poi che importa? Senza di voi sono disceso all’Ade...
bacca Sei disceso a cercarci.
orfeo Ma non vi ho trovate. Volevo tutt’altro. Che tornando alla luce ho trovato.
bacca Un tempo cantavi Euridice sui monti...
orfeo Il tempo passa, Bacca. Ci sono i monti, non c’è piú Euridice. Queste cose hanno un nome, e si chiamano uomo. Invocare gli dèi della festa qui non serve.