Pagina:Pavese - Poesie edite e inedite.djvu/257

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p. 179 In the morning you always come back

20 marzo 1950. Probabilmente scritta a Torino.

180 «Hai un sangue, un respiro»

21 marzo 1950. Senza titolo.

182 «Verrà la morte e avrà i tuoi occhi»

22 marzo 1950. Senza titolo. Trascriviamo qui tutta la stesura della minuta con le varianti. Le parole e i versi tra parentesi sono cancellati:

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (grandi)
(per tutti la morte ha uno sguardo)
(gli occhi del passato [di itti] intenti,)
questa morte che ci accompagna,
dal mattino alla notte, (sorda) (muta) insonne,
(fredda nel sole)
sorda, come un (dolore antico) vecchio (dolore) rimorso,
o un vizio (triste) assurdo, (necessaria)
(come un rimorso). I tuoi occhi
saranno (il passato,) (la vita) (un ricordo)
una vana parola,
(ciò che rimane della vita)
un grido taciuto, (la vita) un silenzio.
Cosí (tu sola) li vedi ogni mattina
quanto (ti pieghi) (sullo) (nello specchio) su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
(sarà l’ultimo [volto] sguardo del nulla)
(quel giorno sapremo anche noi)
quel giorno anche noi sapremo
che sei la (luce) vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha (lo) uno sguardo.
(della speranza e del passato)
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un volto morto,
come ascoltare (una bocca chiusa) un labbro chiuso.
(Tu sei la vita e sei il nulla.)
Scenderemo (muti) (anche noi) (in quel) nel gorgo, muti.

183 You, wind of March

25 marzo 1950.

183 Passerò per Piazza di Spagna

28 marzo 1950.

186 «I mattini passano chiari»

30 marzo 1950. Senza titolo.

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