Pagina:Pavese - Romanzi Vol. 2, Einaudi, 1961.djvu/125

Da Wikisource.


Quando l’ebbi raggiunto la sparatoria era piú fitta e lamentosa. Quei tonfi sordi erano bombe a mano e scoppiavano attutiti. Gli schianti delle pallottole invece gemevano come voci di vivi.

Il contadino aveva cacciato per traverso i suoi buoi dentro un canneto. Mi vide arrivare. Nel silenzio mortale che seguí fece un salto per nascondersi meglio; era vecchio, e pendette malamente aggrappato alle canne. Allora il bue cacciò un muggito.

— Piano, — gli dissi, — nascondetevi — . Saltai nel canneto e mi cacciai l’uomo davanti.

Ma la battaglia era finita. Tutto tacque d’improvviso sulla strada e lassú. Tesi l’orecchio se i motori riprendevano, se qualcuno fiatava.

Il contadino stava chino in mezzo ai buoi. Per nasconderli meglio, li spinse a casaccio nel folto; fu un crepitare di canne; gli gridai sottovoce di smetterla.

Allora il vecchio si sedette, tenendo in mano la cavezza.


121