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case come ombrelloni da spiaggia. Cosí scherzando, mi spiegò che non c’era bisogno di cambiar niente ai salottini. Bastava trovare dei pezzi d’antiquaria, e neanche tutti barocchi — qualcuno magari provinciale, di gusto perfido — e metterli bene, al posto giusto, dargli luce come al teatro. Se la rideva e cercò di baciarmi. Eravamo nella sala dell’albergo. Alzai la mano e baciò questa.
L’indomani, ecco Morelli, agitato, che mi chiede dov’ero stata in quei giorni. Gli dissi che doveva aiutarmi perché la gioventú di Torino era davvero scombinata e noi vecchi dovevamo difenderci. Gli chiesi se conosceva antiquari, se s’intendeva di musei.
Quando capí quel che volevo, mi chiese se mettevo su casa a Torino.
Allora andammo in via Po e gli mostrai i salotti.
— I suoi pittori cosa dicono? — mi chiese.
— S’intendessero almeno di quadri...
— Qui i quadri saranno gli specchi, — disse lui serio. — Non bisogna far scomparire le clienti. Non c’è quadro che valga una bella donna che si spoglia.
Mi accompagnò dagli antiquari delle parti di via Mazzini e intanto parlavamo di Roma. — A Roma sarebbe piú facile, — dicevo. — Roma è piena di vecchi palazzi in liquidazione...
Non scherzavano neanche a Torino. Quei negozi erano il miele e noi le mosche. Ci si muoveva appena in mezzo alle montagne di roba — pezzi d’avorio, quadri scrostati, pendoli, statuine, fiori finti, collane, ventagli. Tutto a prima vista sembrava vecchio decrepito, ma dopo un po’ non c’era un pezzo — non una miniatura, non un manico d’ombrello — che non facesse gola di metterselo attorno o averci una casa e dargli un posto. Morelli diceva: — Il meglio non ce lo fanno vedere. Non sanno chi siamo, — e mi guardava giudizioso e diceva: — Ci vorrebbe mia moglie.
— Lei ci crede a tutta questa roba? — mi disse, tra un marciapiede e l’altro.
— Fa pena, — gli dissi, — pensare che, morendo, le tue cose finiscono cosí in mano agli altri...
— È peggio quando ci vanno prima che uno sia morto, — disse Morelli. — Se ci fosse qui la nostra bella amica, direbbe che anche noi passiamo di mano in mano a chi ci desidera... Quel che salva la gente sono soltanto i quattrini... che passano in mano a tutti.
Allora il discorso piegò sulle donne e sulle case e sulla nonna
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