Pagina:Pavese - Romanzi Vol. 2, Einaudi, 1961.djvu/505

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Mi chiesero se avevo anch’io la mia ragazza. Dissi ch’ero stato con Nuto, a guardar suonare.

Poi poco alla volta Silvia si calmò e un bel momento mi posò la testa sulla spalla, mi fece un sorriso e mi disse se la lasciavo stare cosí mentre guidavo. Io tenni le briglie, guardando le orecchie del cavallo.


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