Pagina:Pei monumenti storici del Friuli.djvu/12

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ti, che ne disvelino le bellezze! Che ritornino per tal via alla scuola della verità, a quella scuola che purifica i sentimenti, che rassoda le menti, che perfeziona la morale, e la civiltà! A noi intanto gode l’animo che dall’ultima contrada dell’Italia (ed ultima la diciamo per la geografica sua posizione) sia sorto un tale esempio, che possiamo alle altre proporre come nobilissimo, e degno d’imitazione; nè ci resta a bramare se non che al progetto corrisponda l’esecuzione, e che i risultamenti dei ben divisati studj dell'Accademia di Udine, e del Professore Pirona riescano tali da poter essere con pari encomio ricordati„.

Aggiugnete i conforti dell'Eco Tedesco 22 Gennajo 1833.

 “Le numerose Città d'Italia, per quanto sien piccole, hanno quasi tutte sotto questo o quel nome un’Accademia; la quale, deesi pur confessarlo, molto contribuir suole a mantenere viva la cura degli antichi Monumenti, e delle Patrie reminiscenze. Eccitata dal sig. Pirona quella di Udine ha concepito il disegno di precedere le altre con un esempio, cui non si può abbastanza lodare.

 “La maggior parte dei monumenti del Dominio romano, dei Duchi longobardi, dei Patriarchi aquilejesi, soggiacque a distruzioni di mano in mano che si andarono distruggendo, e rifabbricando le Città del Friuli. Si conservano tuttavia, o in archivj o in private collezioni, molti avanzi in marmo e in bronzo e in antiche scritture, a gloria di quel paese interessante per grandi reminiscenze, e per ubertosa vegetazione e dolcezza di clima emulo della lussureggiante Lombardia.

 “Dal sig. Pirona mosse il bel pensiero di raccogliere, illustrare e pubblicare ordinatamente a comune