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capitolo settimo 349

genio Agneni gli comandò di andare alla vigna di quello per guardarla. Nel 1845 fui arrestato per una donna; dopo 11 giorni fui messo in libertà. - Il cittadino Francesco Mattei, fu Vincenzo, 37 anni, possidente, addetto alla Commissione municipale di approvigionamento, fin dall’8 corrente - per garentire il vino ed altri oggetti nella sua vigna - si fece dare dall’Agneni il milite Montesi a cui aggiunse il Poggioli. Avendo saputo che li avevano arrestati senza mancanza, è venuto a reclamare perchè siano messi in libertà»1.

Non ostante ciò, il giudice processante Cecchini, il quale si è fitto in testa che i connotati dati di quello smilzo e macilente Montesi corrispondano perfettamente a quelli forniti da due o tre dei testimoni oculari, fin qui esaminati, sul legionario che percosse con la daga in una coscia o in un fianco il Conte Pellegrino Rossi per fargli volgere il capo verso destra, il 24 dicembre rilascia ordinanza di cattura contro Giuseppe Montesi, responsabile di complicità nella uccisione del Conte Pellegrino Rossi2.

Il canonico Lateranense Antonelli ha detto nella sua deposizione avergli riferito un tal Sante Grassi, ortolano a Santo Stefano Rotondo, che nell’omicidio del Conte Rossi fosse implicato uno scalpellino, Filippo Trentanove: ora il Grassi, interrogato, conferma di aver dato al canonico Antonelli quella notizia, avuta da un tal Gentili, cantore della basilica Lateranense3.

La trama, su cui il giudice processante Cecchini doveva tessere il suo processo, si veniva, come si vede, ampliando e complicando, tanto più che di quei giorni, e precisamente il 30 dicembre, gli perveniva dal giudice processante Velletrani, che conduceva il processo Di più delitti, cioè, quello pei fatti del 16 novembre al Quirinale, una parte dell’esame dinanzi a lui sostenuto da Francesco di Filippo Cecchetti, nativo di Preturo, provincia di Aquila, di 35 anni, confidente di polizia, il quale per conto del minutante Rufini e del capo degli agenti, Alessandro Rosalbi, frequentava i congiurati della Salita di Marforio e poi andava a riferire tutto in polizia.


  1. Processo, dispaccio Assessorato polizia, foglio 363 a 367.
  2. Processo, foglio 368 a 382.
  3. Processo, deposizione Grassi, foglio 382 a 384.