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REPUBBLICA ROMANA.

ministero dell’interno.

N. 59717.


Li 30 giugno 1849.


Le opere onorevoli e vantaggiose non deggiono essere inosservate, ma retribuite dal governo anche per eccitamento al ben fare.

L’amor patrio da voi dimostrato nell’accettare ed adempiere, con devozione ed energia, gl’importanti ufficii conferitivi in momenti difficili merita speciale considerazione e perciò unita a questo foglio riceverete una medaglia della quale potrete fregiare il petto. Questo onore cittadino a voi impartito sia d’esempio agli altri e di vantaggio alla nostra patria.

Il ministro
Carlo Mayer1.


Al cittadino Luigi Grandoni
Consigliere municipale.



Ma ora, con l’arresto e con l’inquisizione contro i tre chirurgi dottor Giovanni Ceccarini, dottor Cesare Pestrini e dottor Luigi Corsi, comincia una delle parti più comicamente e grottescamente tragiche di questo processo.

Quei ciarloni dei medici dottor Palmieri e dottor Macarone, con lo strepitar per le farmacie, che il colpo con cui era stato ucciso Pellegrino Rossi era un colpo da maestro esperto nell’anatomia del corpo umano, avevano dato origine alla leggenda che, per ammaestrare in quel colpo l’uccisore, si fossero fatti alcuni esperimenti sopra un cadavere. Il meraviglioso attrae la fantasia popolare, la quale ricama e intesse nuove frangie intorno alla trama che le vien pôrta. Quindi questa idea degli esperimenti sul cadavere si era ingrandita, si era diffusa, era cresciuta rigogliosa, generando di sé tante ideuzze particolari che, di bocca in bocca, circolavano per la città. Su quell’idea e su quelle ideuzze ora, con credulità medioevale, imprendeva il suo lavoro di inquisizione il processante Cecchini, il quale

  1. Processo, foglio 701 a 723. La medaglia era d’oro, con l’iscrizione: Benemerenti. La lettera era litografata, perchè accompagnava medaglie d’oro e d’argento anche ad altri cittadini; le parole speciali usate in questa indirizzata al Grandoni erano scritte in inchiostro giallastro e sono quelle in corsivo. Gli speciali servigi a cui alludesi riguardavano l’energica opera del Grandoni nella Commissione municipale di vettovagliamento e foraggiamento delle milizie della repubblica, durante l’assedio e perciò in momenti difficili.