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cadde. Non ricorda di essere uscito quella mattina dall’ospedale col dottore Corsi, che conosce, ma gli pare di essere uscito solo.

«È falso il deposto di coloro che lo vogliono fare uscire col dottor Corsi: lui pranzò a S. Giacomo alla prima tavola che è alle 11 1/2 e finisce un quarto d’ora dopo mezzogiorno; quando uscì indossava il cappotto civico, il berretto e la daga: e questa è la verità. Ammonito: la verità l’ho detta. Dettogli che dalle testimonianze risulta che egli indossava la panuntella, dice: io la teneva sotto il cappotto. Del resto risponde spesso che non se ne ricorda e il giudice lo redarguisce e lo ammonisce a lasciare i mendacii e i sotterfugi. Nega assolutamente che qualcuno gli dicesse: questo è abito d’estate e avrete freddo e nega ugualmente di aver risposto: non importa, non abbiamo avuto paura delle palle, così non abbiamo paura del freddo; bisogna oggi o vincere o morire. Nega di aver avuto fucile e ventriera: ammonito, risponde: quod dixi, dixi. Contestategli le contrarie testimonianze: Io dico assolutamente di no. Se fosse solito indossare la panuntella; no. Perchè la indossasse in quel giorno? Dopo aver guardato in aria molto pensieroso: "perchè mi piacque in quel giorno vestire in quel modo." Ammette che alla Cancelleria vi fossero parecchi, a gruppi di due e di tre, con la panuntella. Non sa descrivere, come il giudice vorrebbe, le due ali sul passaggio del ministro Rossi. Conosce il Grandoni, il cui corpo aveva sede a S. Claudio dei Borgognoni, ma lui non vi appartenne, perchè, tornato di Lombardia, faceva solo servizio nel battaglione civico di Campo Marzio. Non riconobbe alcuno dei vestiti con la panuntella a piazza della Cancelleria. Conosce Luigi Brunetti e gli parve di averlo veduto entro il cortile del palazzo della Cancelleria, vestito con la panuntella. Conosce il solo Sante Costantini. Non conosce nè Ranucci, nè Montesi, nè Poggioli, nè i Canavacci, nè Francesco Costantini, nè Neri. Non vide Sante Costantini in quel giorno alla Cancelleria. Conosce il Bezzi, ma non ci ha mai avuto amicizia. Nega che all’Ospedale di S. Giacomo, dopo la morte del Rossi, siasi fatta una allegria»1.

Il contegno fermo, risoluto, quasi audace tenuto da questo

  1. Processo, primo costituto Pestrini, foglio 761 a 800.