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262 | il processo di pellegrino rossi |
Documento N. XXII.
Lettera di Ruggero Colonnello all’Avvocato Ernesto Pasquali.
Torino, il 12-2-70.
Graditissimo Sig. Avvocato: Non vi avrei ingomodato per me, ma conoscendo che Ella se conoscevo di darmi, qualche notizia riguardando, la mia causa me lo avrebbe fatto sapere; perciò non vi parlo di me; ma bensì di un militare, che trovasi qui detenuto. Il quale si chiama Orgogliane Vingenzo; il quale desidera, di esser da lei patrocinato e perciò, mi sono preso la libbertà di vergarli questi pochi richi onde ingomodarsi di favorire: su ciò, col vivo della voce l’informenrò, su tal Uopo.
Sicuro della Sua Bontà, glie ne anticipo i più distinti rin graziamene, e mi creda il di Lei
U.mo Dev.mo Servitore |
Documento N. XXIII.
Lettera della Direzione Generale di Polizia di Roma.
ROMA |
- Ill.mo Signore,
- Ill.mo Signore,
Pende da qualche tempo mandato di arresto a carico di certo Antonio Ranuzzi di Foligno, che si fa chiamare Giovanni Desiderj, come responsabile di gravi delitti innanzi alla Commissione Direttiva dei Processi. Ora si fa credere che detto Inquisito possa trovarsi rifugiato in codesta Città, e si aggiunge che la di Lui moglie siasi non ha guari riunita ed esista col marito, ma sotto altro nome.
Interessando sommamente che il Ranuzzi cada in potere della giustizia, incarico la S. V. Ill.ma di far praticare le più accurate ricerche del medesimo per procedere al fermo, senza omettere rigorosa perquisizione tanto nella persona che nel suo domicilio, apprendendo nei debiti legali modi, armi, scritti, stampe e qualunque altro oggetto che interessar possa le viste della Polizia, e