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70 penombre

E il mesto cuore interrogo
     Di tante larve amante,
     Su tante care imagini
     Nei dì perduti errante:
     Il cuore, il puro oceano
     Donde a inneggiar sorgea
     21La giovinetta idea.
     
E penso i dolci studii
     Di quando in mezzo a fiori
     Credea la mente avvolgersi
     E preparar colori,
     Di quando ancor sull’anima
     Sorridendo volava
     28L’avemaria dell’ava.
     
Allora ai belli esametri,
     Irti di sacre fole,
     La verità cantavano
     Le bibliche parole;
     Allor la bieca Eumenide
     Salutava, tremante,
     35La vergine di Dante.
     
Oh il padre eterno! il giudice
     Calmo, augusto, barbuto!
     Il Dio della famiglia
     Da bambinel veduto!...
     Forse perchè era vecchio
     E coperto di rai,
     42So che davver l’amai!