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Pagina:Pensieri e discorsi.djvu/30

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18 pensieri e discorsi

chi si contenti di far solo quello che deve. E Platone, stesso... Ma egli era Platone.

Tornando a noi, dunque, nessun utile nè diretto nè indiretto mi viene da te, o fanciullo. Checchè tu possa dire, nessuno. Quale invero sarebbe? Parla!



VII.

IL FANCIULLO


A te nè le gemme nè gli ori

fornisco, o dolce ospite: è vero;
ma fo che ti bastino i fiori
che cogli nel verde sentiero,
nel muro, su le umide crepe,
6su l’ispida siepe.


Non reco al tuo desco lo spicchio
fumante di pingue vitella;
ma fo che ti piaccia il radicchio
non senza la sua selvastrella,
con l’ovo che a te mattutina
12cantò la gallina.

Per me tu non ari, o poeta,
nè vigne sassose, nè grasse
maggesi; ma dimmi se più
di vigne e maggesi s’allieta
quel cupo signore, od il passero
18garrulo e tu!

Non fragili coppe di Cina,

la lampada d’oro t’irradia;