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148 MARIO RAPISARDI

Alla Polonia


    E Dio drizzò la fionda
Dell’ardito garzone in Terebinto!
Come alata saetta
Fischiando per l’azzurra aere profonda
5Colpì il sasso fatale
Dell’orgoglioso Filisteo la fronte,
E lo distese estinto!
E dalla sacra vetta
Precipitoso si diroccia a valle
10Il profetato masso,
E fra balze e burroni apresi il calle.
Trema al nuovo fracasso
L’Idolo della colpa
Che d’oro il capo ed ha d’argilla il piede,
15Per cui di sangue umano
Spesso tinse la sacra onda il Giordano!

    Come tacer fra tanto
Uragano di popoli potevi,