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6 MARIO RAPISARDI

pri, ma per capriccio di fortuna che li pose in alto, e per adulazione di servi, che più adorano la fortuna che non rispettino la virtù.

Questa sarebbe da vero opera di nazione civile; ma i popoli, quantunque si dicano civili, seguiteranno probabilmente a far pompa di morti per coprire le miserie dei vivi: chè, inalzar marmi e bronzi costa soltanto danari, quando l’ingegnarsi di imitare i grandi costa tali sagrifici che, tranne pochissimi, nessuno è capace, non che di sostenere, d’immaginare.


II.


In tempi orbi d’ideali, difficilissima è più che mai la vita degli apostoli di una idea. Lottar contro un’avversa corrente di opinioni e di credenze è opera generosa, è battaglia sublime che rianima, rinvigorisce ed esalta. Ma predicare a un branco di uomini che ti voltano sogghignando le spalle, è quasi da pazzo, e ci vuol davvero una coscienza più che umana delle proprie forze e una fede illimitata e inconcussa nell’Idea che si persegue, per non dubitare della propria ragione e del trionfo avvenire del proprio ideale.

E a non restar sopraffatto dall’indifferenza e dalla corruzione invadente, ci voglion tempre da eroe. E il maggior tormento di un’anima nata ad amare i suoi simili, è la necessità di dover diffidare di tutti, vivere di sospetti e di rifiuti fra