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116 l’osteria dei buoni amici.

Basletta e Marco il Nano — pagava Tonino.

Dopo, pettoruto per la spesa che aveva fatto, disse: — S’ha da andare al Carcano? — che c’era veglione quella sera. Ma subito rientrato in sè si pentì della scappata, e contava nella tasca adagio adagio i soldi che gli restavano.

Gli altri lo sbeffeggiavano. — Hai paura della mamma, neh? o della Barberina che ti tratta a sculacciate, come un bambino? — Già se loro andavano al veglione il biglietto lo pagavano a spintoni, tutti e tre ragazzi che gli bastava l’animo di passare sotto il naso delle guardie col mozzicone in bocca. E lì in teatro brancicamenti e pizzicotti alle mascherine, che non cercavano altro, tanto che il Nano e Basletta escirono a cazzotti, nel tempo che Tonino aveva condotto a bere una Selvag-