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146 gelosia.

— Ogni giorno e’ sono liti e botte da orbi, — narrava il sor Gostino. — Ieri ancora la è scappata nel mio casotto seminuda, chè il Crescioni voleva accopparla. Dice che lo fa per levarsela dattorno.

La vigilia di Natale, come Dio volle, riescì a farli bere insieme. — Volete incominciare l’anno nuovo colla ruggine in corpo? — La Carlotta stava sulla sua, in fronzoli, e arricciando il naso a ogni bicchiere, perchè c’era il Bobbia presente. Carina, con quella frangia di capelli sul naso! Ma Crescioni aveva il vino cattivo, stava ingrugnato, colle spalle al muro, e tossiva di malumore. — Gli avete portato via l’amante, al Bobbia! O cosa volete d’altro? — gli sussurrò all’orecchio il sor Gostino. Il Bobbia, invece, si sentiva tutto rammollire, e pagava una bottiglia dopo l’altra, senza batter ciglio.