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154 gelosia.


— Non sono sciocchezze, sora Carlotta! Sembro un Sansone, direte. Ma non è vero! Pel cuore sono un ragazzo. E sempre disgraziato, veh! Perfino mia moglie, è otto giorni che non la vedo, dacchè il padrone è a letto. Anche lei, povera sora Carlotta, le si vede in faccia; suo marito la lascia per correre chissà dove! O pensa tuttora al Bobbia?

— A me non me ne importa. E poi non è vero niente.

Il sor Gostino stava a guardare mentre ella aveva la bambina al petto, grattandosi la barba.

— Non gliene importa?... Dica un po’... E quella bambina che lui dice che è figlia sua?

Carlotta faceva una spallucciata. Il sor Gostino si metteva a ridere anche lui, e ripigliava la scopa, ciondolando per un