Pagina:Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale (1805).djvu/58

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Il provvido Principe Vescovo Sizzo per frenare gli omicidj nel suo Principato, fatto rapporto all’ Imperatore Giuseppe II. ed ottenutane la conferma, annullò la lieve pena ordinata nello Statuto Trentino al capitolo 97 de criminal., e surrogò la constituzione criminale Carolina dell’ anno 1552, e per adempimento di questo pubblicò il suo editto li 2 Dicembre 1773. Questo ora si deve chiamare giure criminale antico.

Ma fra queste vicende avvenne anche una cosa per noi d’ incommodo. La steura della Provincia era stata stabilita per comun bene di tutta essa, e per comune consenso de’ suoi stati. La Provincia dunque pretendeva, che tutti in proporzione concorressero a pagarla. C’ erano certi popoli, e tra questi quelli delle Valli di Non, e di Sole, che se ne chiamavano esenti, e intanto tutto il peso ricadeva sopra quelli, che obbedivano. La Provincia riguardava questi pretesi esenti, come renitenti, e instava appresso il Governo del Paese per il braccio, onde costringerli a concorrere a pagar le steure. Il Vescovo Principe Cristoforo Sizzo protesse, quanto potè, questi suoi sudditi. Ma perchè s’ incominciò a mandar truppe contro simili renitenti di altri paesi, per iscanso di ulteriori guai fecero una deputazione del Capitano delle Valli Conte Felice d’ Artz, e in Trento avanti la Commissione Austro - Trentina il dì 7 Luglio 1767 si convenne per Aversum di concorrere in 50 Fanti, computando un fante per fiorini 54, fino alla perequazione generale da farsi.

Non fu di lunga durata questa convenzione, perchè in seguito si trattò della perequazione generale del Tirolo, la quale mediante transazione fu convenuta anche per il distretto Trentino, e in Vienna li 24 di Luglio 1777 fra l’Augusta Sovrana, e Pietro Vigilio Vescovo, e Principe di Trento de’ Conti di Thunn fu segnato un Concordato, dal quale ebbero principio i dazi sui confini, e tra questi quel di Vermiglio. Incominciata l’ opera da una commissione perequatoria in Innsbruck l’ anno 1770, e continuata fino li 28 Novembre 1784, si venne finalmente con grave dispendio al di lei termine. In essa i Fanti mancanti vennero reintegrati: e del totale di 5000 Fanti, al Principato di Trento ne furono assegnati 882, i quali furono di poi ripartiti nel Principato, e alle Valli fissato il numero, come fu detto nell’ Introduzione. Fu pure fatto l’ assegno alle giurisdizioni Austriache esistenti nelle Valli, e furono tassate Castel Fondo col ribasso ottenuto l’ anno 1795 in Fanti 23, Spor 10, Flavon 8, e Belforte di 3 Fanti, che furono divisi sopra le terre, case, livelli, decime, ed altre prestazioni perpetuali: onde ebbe principio la steura nobile, ossia dominicale, e rustica.

La steura nel Tirolo ha la sua origine dallo stato di pubblica difesa. Sotto Massimiliano I. regolossi la pubblica difesa, e col noto altrove accennato Libello ossia Lega del Paese de’ 25 Giugno 1511, compresi li due distretti di Trento, e Bressanone, si concertò di dare alla prima chiamata 5000 Fanti bellici ripartiti tra li quattro stati, prelati, nobili, città, e giurisdizioni. L’ anno 1573 questi in una dieta generale si assunsero i debiti di un milione e seicentomila fiorini dell’ Arciduca Ferdinando II.