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di Caldès appellata anche questa Tyrolis Pars meridionalis. Secondo la carta di Pietro Anich da oriente ad occidente, cioè dalla Mendola a Tonale, sono miglia 35; e da mezzogiorno a settentrione, cioè dalla Rocchetta alle Palade, miglia 25 italiane.
Costituzione del Paese.
L’Anaunia è paese montuoso, dove s’alzano monti sopra monti; la veduta in molti punti è gradevole, largamente stendendosi colla prospettiva di villaggi, e castella; ma molto incomodo è il viaggiarla, a motivo della frequenza, e profondità delle Valli. L’aria generalmente è salubre: ma più o meno, secondo l’altezza de’ Villaggi, soverchiamente sottile; onde la pleurisia è l’infermità più frequente. Lo sproporzionato numero delle montagne, secondo l’osservazione di Antonio Federico Büsching
Introduzione alla cognizione dell'Europa §. 19, porta, che la situazione di questo paese non debba contarsi tra le migliori. L’inverno d’ordinario è lungo, e nel fine di Dicembre, e nel mese di Gennajo il freddo è grande in modo, che anche ne’ luoghi più miti il termometro di Reaumur giunge al punto glaciale. Cade gran quantità di neve, che negli alti monti vi resta fin quasi al solstizio estivo, e in varj siti il ghiaccio mai non si squaglia, lo che porta l’uso, che questi siti quì s’appellino Vetrette, quasi il ghiaccio si converta in vetro. L’estate vi si gode della frescura, il maggior calore non sorpassando i gradi 25; ma spesso è stravagante, soggetta a fieri temporali, o a grandi siccità, cagione di mancanza di grani, come è avvenuto più volte: l’anno 1778 non cadè pioggia di sorte alcuna dalli 28 di Giugno sino li 3 Settembre, e l’anno 1800 fu quasi consimile. L’autunno d’ordinario è placido, se non sopraggiungono brine, che lo disturbino, come l’anno 1740, in cui vi fu ghiaccio alla metà di Settembre. Alla fine però di Ottobre il freddo si spiega, e s’incominciano a riscaldar le stufe. Secondo la calcolazione del Quadrio Dissertazione II. §. IV. della
Valtellina, l’Anaunia è posta ai gradi 46 m. 9 di latitudine, e secondo l’ osservazione fattasi nell’equinozio di primavera l’anno 1803 in Revò fu ritrovata di gradi 46 minuti 5.
Moltissimi sono i rivi ed i torrenti, che al liquefarsi le nevi precipitano dalle montagne, e poi si asciugano. Gli stabili naturali condotti d’ acqua per uso de’ Villaggi, che per lo più restano in eminenze, nella Val di Non sono pochi: ma più frequenti nella Val di Sole, stando ivi in buona parte le abitazioni situate nel piano.
Il fiume, e torrente, che riceve nel suo seno tutte le acque di queste Valli, è il Noce, come accennai, anticamente detto Nauno, e che avrà dato l’antico nome 1 a questi popoli, nel Trionfo di Augusto