Pagina:Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale (1805).djvu/96

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La spesa della guerra già gli anni 1796, e 1797 ascendeva nelle Valli a cinquanta e più mila fiorini: la contribuzione francese sorpassò li trenta mila, non comprese le giornaliere prestazioni in naturali. Calcolate nel mese di Marzo 1802 in Cles avanti una particolare deputazione le spese incontrate per le fortificazioni del monte Tonale, non che per la legna, che servì alla truppa nel rigore dell’inverno, furono ritrovate ascendere alla somma di fiorini ottantasettemila: e quelle della seconda guerra sino al suo fine, fatta la terza calcolazione delle spese belliche delle Pievi, si ritrovarono ascendere a fiorini cento cinquantadue mila: alla Valle di Rabbi toccò di contingente fiorini due mila. L’imperial regio erario assunse in se fiorini vent’un mila.

Nella giurisdizione di Castel Fondo le spese della guerra sino all’arrivo de’ francesi ascesero a fiorini diciottomila; e quelle de’ francesi in tutto a sei mila e cinquecento fiorini.

Nelle giurisdizioni di Spor, Flavon, e Belfort le spese suddette di guerra restano ancora da calcolarsi.

Comunicato con decreto imperiale nelle solite forme il trattato di pace alla dieta generale dell’Impero in Ratisbona, questa aprì il protocollo li 6, e 7 di Marzo, e risultò dai voti degli Stati, che la totalità aveva approvato la pace, e la maggiorità l’accettazione illimitata, minore essendo stato il numero di quelli, che vi avevano apposte delle condizioni. In seguito il risultato fu spedito a Luneville colla ratifica, ove secondo il concertato seguì vicendevolmente il cambio della medesima, e li 16 del detto mese furono cambiate le ratifiche in Parigi. Questa lieta notizia non giunse però a Trento, che per corriere spedito da Parigi per la via di Roveredo li 25 Marzo di sera. In conseguenza di essa il generale in capo Macdonald in Trento fece le necessarie disposizioni per la partenza: incassate le contribuzioni disciolse il Consiglio superiore di Trento, e la Deputazione centrale, lasciando solamente nella città una guardia, che fu cangiata poi con una guardia civica nella città stessa eretta; e spediti diversi battaglioni, rimise al Capitolo l’amministrazione del Principato, fino che ne assumesse il governo il Principe eletto. Indi li 30 Marzo di buon mattino con tutto il suo stato maggiore prese la strada di Roveredo per recarsi a Verona, e in seguito a Milano. Non mancò quindi il Capitolo di pubblicare un editto del seguente tenore sotto li 31 Marzo dell’anno 1801:

"1mo. Che nel Capitolo risiederà la suprema autorità per rimetterla poi al suo Vescovo Principe eletto, allorquando egli prenderà nelle forme consuete il possesso di questo Vescovato e Principato.

2do. Rimette il Capitolo l’aulico Consiglio composto dei soggetti da esso assunti, quale secondo la patria costituzione eserciterà tutta quella giurisdizione, che questo tribunale ha esercitato nelle occasioni di sede vacante.

3zo. Restano quindi espressamente incaricati i signori Consiglieri, come anche tutti li Giudici, Magistrati, e Ministri d’invigilare attentamente per il mantenimento della pubblica tranquillità, ed esatto adempimento delle patrie, e statutarie leggi.