Pagina:Perodi - I bambini delle diverse nazioni, Firenze, Bemporad, 1890.djvu/152

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gazzino per riporre il fieno o altre provvisioni. Un alveare, un forno costruito in pietra e una rozzissima cascina formano le attinenze della casa, e sono chiuse da uno steccato.

Le scuole, nei remoti distretti, sono spesso costruite pure in legno, e servono per i bambini e per le bambine. Nell’inverno la neve copre per settimane e settimane il terreno, e allora i bambini, i quali abitano a una certa distanza dalla scuola, ci vanno in islitta, ed è cosa bellissima di traversare le foreste canadiane nei giorni chiari d’inverno. Benchè il clima sia molto rigido, pure l’aria è così tranquilla, che il freddo pare meno pungente che altrove. I bambini portano delle pelli di bufalo o di altri animali per ripararsi dal rigore della temperatura; i cavalli corrono veloci sulla neve ghiacciata, e l’eco porta lontano il rumore delle loro sonagliere. Uno dei passatempi preferiti dagli abitanti del Canadà è quello di andare in islitta quando splende dolcemente la luna sulle foreste fatte bianche dalla neve. Nell’estate, i ragazzi del Canadà godono di molti divertimenti: i boschi sono pieni di frutta di ogni specie, che maturano in abbondanza, e vanno in comitiva a cogliere le fravole, a merendare nei boschi e poi tornano a casa carichi.

Vanno pure spesso a fare delle gite in canoa, che sono barche assai difficili a guidarsi, ma che i ragazzi sanno spingere con molta abilità, attraverso le più rapide correnti.

Ai figli dei coloni abitanti nei boschi del Canadà avvengono spesso strani casi, alcune volte anche pericolosi. Il racconto seguente è proprio vero.

Un giorno, un giovinetto era a caccia nella foresta. Nel passare accanto a un rovo di more sentì un fruscìo fra le foglie. Credendo che fosse un orso o qualche altra fiera,