Pagina:Perodi - I bambini delle diverse nazioni, Firenze, Bemporad, 1890.djvu/160

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Il popolo giapponese è molto intelligente e desideroso d’imparare; e quando si vedono i bimbi di nascita con gli occhietti neri e i visini bruni che guardano come se cercassero qualcosa, si capisce che il desiderio di sapere e d’imparare è innato in quella razza.

Mi meraviglio che essi quando sono in età di capire ammirino le loro madri che si rendono così ridicole coprendosi di polvere bianca il viso scuro, e tingendosi di nero i denti. Ogni ragazza giapponese quando si marita segue quella consuetudine; ora peraltro esse cominciano a non annerirsi più i denti.

La madre porta il piccino sulla testa, e quando è stanca quell’ufficio tocca al padre. Appena i bimbi sono grandicelli vengono portati a cavalluccio e non solo dai genitori, ma dai fratelli e dalle sorelle, e non è raro il vedere un bambino piccino che ne porta uno anche più piccolo di lui sulle spalle.

I giapponesi sono un popolo molto pulito e molto amante dei bagni; benchè in ogni casa grande ci sia una stanza da bagno, le città sono piene di stabilimenti balneari e si riconoscono dalle bandiere nere sventolanti sulle porte. Oltre i bagni, le madri giapponesi hanno cura che i loro bambini imparino a tuffarsi nell’acqua fredda dei fiumi e ad immergersi nella neve.

Al Giappone si dà grande importanza all’educazione, e non solo i bambini e le bambine di ogni classe imparano a leggere e scrivere, ma anche studiano la storia del loro paese, che come si sa rimonta a 2500 anni addietro. I giapponesi sono molti orgogliosi del loro paese e forse a ragione, poichè si crede che vi sia la più antica dinastia del mondo, avendo i mikado (sovrani) regnato senza interruzione da 660 anni prima di Gesù Cristo.