Pagina:Perodi - I bambini delle diverse nazioni, Firenze, Bemporad, 1890.djvu/36

Da Wikisource.

— 28 —


Finita la scuola i ragazzi tornano a casa a desinare. Questo consiste in un pollo con arroz (riso), patate di Malaga o pulchero, che è la pietanza nazionale fatta con manzo bollito, un’ala di pollo, del ghorizo (pepe spagnuolo), lardo e legumi, e una o due fette di prosciutto. Una bottiglia di vino serve per i genitori; i bambini bevono limonata od orzata, e per frutta mangiano aranci, fichi, datteri, mandorle e uva.

Finito il pranzo i bambini ballano al suono delle nacchere o della chitarra, oppure vanno a passeggiare.

Uno dei giuochi preferiti dai bambini della penisola iberica è il combattimento dei tori. Uno fa il toro, un altro sale sulle spalle di un compagno ed è la espada. Il resto dei giuocatori fanno i picadors, i chulos, i banderilleros, il cui ufficio consiste nell’incitare il toro, sventolandogli dei fazzoletti colorati davanti agli occhi.

E i ragazzi si appassionano tanto a quel giuoco, al quale forse hanno assistito colle loro madri e coi loro babbi, che qualche volta si feriscono davvero.

La sera, prima di coricarsi, è uso ancora in Ispagna che i bambini bacino la mano ai genitori augurando loro la buona notte, e quindi si addormentano sentendo la monotona voce del sereno (guardia) che grida: Ave Maria! Las diez y serena.