Pagina:Petrarca - Il mio segreto, Venezia, 1839.djvu/220

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scorta uscir salvo da tanti spericoli ; e mentre dietro a te m’avvio, io prego che i miei passi non sollevino la terrena polvere tanto, da togliere il vedere degli occhi; s’acquetino le tempeste dell’animo, taccia il mondo, e non più la fortuna mi romoreggi all’intorno.

fine del volume undecimo